CSA Leoncavallo

Dal 1975 CSA Leoncavallo [5112]
Tipo
Centri sociali
Nazione
Italia
Regione
Lombardia
Provincia
Milano
Comune
Milano
Data compilazione
5 giugno 2007

Ubicazione/Come arrivare

Indirizzo: Via Watteau, 7

20125 Milano

Tel. 02 6705185 - Fax: 02 6705621


Dalla Stazione Centrale: fermata Duca d'Aosta linea 5 per 2 fermate. Scendere alla fermata P.te Seveso - Tonale. Prendere la linea 81 per 6 fermate. Scendere alla fermata Greco. A piedi per 300 metri 

Informazioni Turistiche

http://www.leoncavallo.org/

Descrizione

Il Centro Sociale autogestito Leoncavallo nasce a Milano nel 1975 quando un gruppo di Autonomia operaia, dopo una manifestazione, occupa una fabbrica dismessa situata in una zona popolare della città. Fin dall'inizio nell'edificio si trovano un consultorio femminile, un asilo per bambini, uno spazio per concerti musicali e per esibizioni artistiche.

Il Leoncavallo entra tuttavia in crisi durante gli anni '80 quando la repressione poliziesca nei confronti delle occupazioni illegali, e, più in generale, contro i movimenti sociali si fa più dura. Sgomberato per la prima volta nell'89, dopo l'intervento delle ruspe gli autonomi rientrano nella loro sede e si crea in brevissimo tempo un movimento di sostegno pubblico al centro sociale, con manifestazioni di piazza. L'edificio viene così ricostruito.

La demolizione definitiva arriva nel '94. I leoncavallini si trasferiscono in via Watteau, occupando illegalmente un'ex stamperia, in un quartiere periferico della città: 4.000 metri quadrati al coperto, più cortili, spazi verdi e sotterranei. Gli occupanti rimarranno nel nuovo edificio, anche grazie all'intervento del principale azionista della società proprietaria, il quale si dichiara disponibile a cercare una soluzione legale per il centro.

Lo spazio comunitario torna a essere aperto e pubblico e si abbassano le barriere difensive.

All'interno un capannone polifunzionale dove vengono ospitati grossi eventi musicali, uno spazio teatro, una libreria, un ristorante aperto tutti i giorni dalle 20 in poi, due bar (Centrale e Baretto) aperti tutti i giorni, una palestra, un centro documentazione, uno spazio per bambini, una sala per proiezioni, un'area sotterranea con bar e sala concerti.

Dopo dieci anni di occupazione abusiva dell'edificio, non avendo mai raggiunto un accordo con la proprietà, il centro sociale è nuovamente minacciato di sgombero. A questo punto è necessario  individuare una strategia per riuscire a tenere insieme i valori fondanti del Leoncavallo con il potere politico ed economico della città.

Oggi la spada di Damocle dello sfratto sulla testa dei leoncavallini  è sempre meno minacciosa anche se la soluzione non sembra essere così imminente ma il centro Leoncavallo diventa punto di riferimento per i centri sociali di tutta Italia, aprendo anche un dialogo con le istituzioni per affermare il diritto di esistere.

Vai al reportage (17 maggio 2007)

Vai al reportage (31 gennaio 2008)

Bibliografia

I graffiti del Leoncavallo, a cura di Vittorio Sgarbi, Alessandro Riva, Davide Atomo Tinelli, Milano: Skirà, 2006.