Roma: Urban Portraits # 11 - NOCODE

Roma - Un progetto di e a cura di Fabio Campagna

30-31 maggio, 2010 - Happening

URBAN PORTRAITS # 11 - NOCODE


CHOCOLATE STARFISH // ELENA BONI // JESSICA HARRIS // VALERIO IACOBINI // MOKAI (ANY GIVEN MONDAY) // MR KLEVRA // OMINO71 // JESSICA STEWART// TEOZ // THE HYSTERICS // PAULINA WALLENBERG // STICKMYWORLD // KABLABSTRACT // ZAMO

CIRCOLO DEGLI ARTISTI_ 30 MAGGIO 2010_ROMA_h 19.00_FREE ENTRY

Un progetto di e a cura di FABIO CAMPAGNA
In collaborazione con Wifi Art event crew

Segno germinale, per questo undicesimo appuntamento di Urban Portraits, è il superamento dei limiti consueti fra i diversi linguaggi espressivi da cui NOCODE, appunto nessun codice, come rinuncia ad un luogo di espressione e di riferimento esclusivo.
Un salto attraverso gli specifici, intesi come codici di funzionamento, dei diversi linguaggi espressivi.

No Code, Roma, 30-31 maggio 2010 NOCODE, che per estensione va inteso anche come superamento dei cliché di genere, e di costruzione identitaria, propone, dunque per la prima volta nell'ambito della programmazione di Urban Portraits,di attivare un progetto di collaborazione site specific fra diversi attori della urban art nazionale e internazionale. Avviando un processo performativo e installativo unico, perchè risultante dell'azione creativa congiunta e sinergica delle singole parti.

Un experimental one night event che si presenta come un'exhibition collaborativa e site specific di Urban Art.
Arte urbana è la pratica del design, nelle sue diverse modalità di creazione, presentandosi attraverso il disegno come pratica protagonista dell'innovazione nella creatività urbana contemporanea. Arte urbana è il djing libero che provoca la creazione di scenari esistenziali fluidi, nuovi, attraverso la pratica di party installativi. Arte urbana è ovviamente la freshness della pratica illegal nella street art come la sana attitudine al superamento degli stereotipi di genere nelle performance del raw garage punk.

In NOCODE dunque fotografia, interior design, fashion design, street art, fotografia, djs e live performances entrano in feedback continuo segnando percorsi e slittamenti meravigliosamente imprevisti attorno ad un processo collaborativo comune.

Nello specifico NOCODE si presenta in due momenti che muovono ad articolare gli spazi del Circolo mettendoli diversamente in relazione.
Il primo momento occupa gli spazi interni del Circolo. INDOOR NOCODE è interamente installativo ed è il risultato di un processo già compiuto. La seconda fase, esterna, è decisamente più performativa. OUTDOOR NOCODE presenta il processo in progress andando ad aprire una scena fluida d'interventi performativi nel giardino.

INDOOR NOCODE mette in scena un processo continuo dove la creatività non ha limiti nè borders di riferimento: Fashion design, street art e fotografia, come pratiche espressive, trovano nel dialogo collaborativo un nuova piattaforma di sperimentazione e di ricerca.
The Hysterics, fashion designers romane, individuati numerosi indumenti vintage li consegnano a tre street artist della scena romana, Omino71, Mr Klevra, e Teoz che, modificati utilizzando stickers e precisi interventi grafici, ne ricalibrarano texture e struttura. Gli outfit aprono così il loro spazio semantico ad un fresh make up, offrendosi come supporto per una pratica grafica apparentemente estranea.

I lavori poi installati in strada da Kablabstract, street artist romano la cui pratica adotta un approccio di ricerca urbana concettuale, si riconfigurano entrando in relazione con gli elementi architettonici e di design urbano per poi essere fotografati da Jessica Stewart e da Valerio Iacobini. Le cui immagini sono in mostra insieme agli indumenti modificati. Quindi un intero processo che muove dalla strada per poi riconfluire dentro gli spazi del circolo, sciogliendo le resistenze fra le diverse pratiche: gli abiti comprati nei mercatini, l'intervento degli streetartists,poi l'allestimento in strada, e quindi il riallestimento nel circolo.

In OUTDOOR NOCODE, gli spazi esterni del Circolo si presentano invece come la scena per attività performative e installative compiute in stretta collaborazione come un atto unico: interior deisgn, fashion design e live music performance trovano una nuova calibrazione creando un intervento allestitivo e performativo collaborativo e site specific.

Elena Boni allestisce, definendo la scena, con vari oggetti di vintage interior design modificando lo spazio esterno al Circolo. Emergenze oggettuali che dialogheranno con la serie limitata di vestiti, Maddalena, disegnati appositamente per NOCODE da Jessica Harris. Lo spazio scenico, così segnato, verrà poi attivato, in un climax emozionale, dalle coreografie performative e musicali uber pop nell'intervento di Paulina Wallenberg.

NOCODE sarà accompagnato dalla selezione musicale di Mokai, fondatore della dj crew ANY GIVEN MONDAY. In chiusura un brevissimo live della raw power punk blues band capitolina CHOCOLATE STARFISH.

Una celebrazione libera delle pratiche di sconfinamento cross mediale. Un attraversamento dentro gli specifici linguistici che animano i diversi modi espressivi nelle arti comportamentali e oggettuali urbane.
NOCODE come ulteriore, utopico ritratto dei luoghi possibili della città. ... NO CODE!!
Fabio Campagna

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Urban Portraits, giunto alla undicesima edizione, è un progetto sulla scena più consapevole della street art e dell'urban art internazionale. Urban Portraits individua e sostiene le derive di ricerca più innovative nel campo dell'interazione digitale pubblica e di rilettura installativa e concettuale della realtà urbana.
Presentando così un ritratto diverso, imprevisto della città, da cui appunto l'identità del progetto: nuovi ritratti urbani.

ARTISTI COINVOLTI IN NOCODE:
• Chocolate Starfish, power blues punk band romana, http://www.myspace.com/chocolatestarfishxxx
• Elena Boni, interior designer torinese, vive e lavora a Roma.
• Jessica Harris, fashion designer di Chicago, USA, vive e lavora fra Roma e Parigi, http://www.jessicaharris.net/
• Valerio Iacobini, fotografo e storico dell'arte romano, http://www.artmobbing.eu/
• The Hysterics, fashion designer romane, http://www.myspace.com/thehystericsfashionshow
• Mokai. Any Given Monday, fondatore della dj crew romana, Any Given Monday, http://www.myspace.com/anygivenmondayrom
• Mr Klevra, street artist romano, http://www.klevra.com/
• Omino71*Stick my World, street artist, curatore romano, http://www.myspace.com/omino71
• Jessica Stewart, fotografa e blogger di Boston. Vive e lavora a Roma. http://www.jessicastewartphotography.com/
• Kablabstract, conceptual street artist, Vive e lavora fra Roma e Berlino.

· Teoz, street artist romano, http://www.flickr.com/photos/-teoz-/

• Paulina Wallenberg, perfomer e musicista, vive e lavora fra Stoccolma e Roma, http://www.myspace.com/ilovewallenberg
• Zamo è un collettivo di street artists romano.

URBAN PORTRAITS
Since 2007

RASSEGNA DI
URBAN ART
INTERNAZIONALE

Un progetto di
FABIO CAMPAGNA


Il progetto Urban Portraits, ideato e curato da Fabio Campagna e prodotto nelle passate edizioni dal RIALTO, si propone di introdurre una differenza perturbante all'interno del sistema identitario urbano attraverso l'allestimento di una serie d'installazioni e di performance di Urban Art internazionale, interventi che innestati direttamente nel tessuto urbano e nei suoi luoghi pubblici della città, operano un'azione risignificante della realtà urbana. Viene elaborato un nuovo ritratto della città.

Il progetto Urban Portraits si propone inoltre di promuovere la diffusione di una conoscenza altra, ulteriore dell'identità politica, culturale, sociale delle realtà urbane fuori dell'appiattimento di senso operato dal sistema mediale, di sostenere la scena della urban art internazionale ed in particolare la sua deriva "oggettuale", performativa e interattiva impegnata in una poetica di alterazione e di decostruzione dello spazio urbano, ed infine di favorire lo scambio di conoscenze e d'informazione costruendo una rete relazionale che coinvolga soggetti diversi per nazionalità, habitus, e genere.

La prassi di Urban Portraits nelle passate edizioni si è articolata in una serie d'interventi installativi e performativi di street artists presentati nel centro sperimentale di cultura contemporanea Rialtosantambrogio a Roma e nelle strade di Roma. Gli artisti, invitati a Roma, hanno modo di realizzare, utilizzando un tempo di residency di una settimana, il loro intervento incidendo direttamente sull'immaginario della città attraverso installazioni al Rialto e nel contesto urbano romano.
Installazioni che hanno costituito un'interferenza non prevista e poetica dentro il tessuto urbano e nelle sale del rialtosantambrogio interrogando i fruitori delle opere sull'eventualità di una nuova definizione dei moduli d'interazione e di percezione dei luoghi.

La nuova edizione di Urban Portraits 2010 che avrà come scenario gli spazi interni ed esterni del Circolo degli Artisti a Roma, prenderà in esame anche la produzione della scena creativa della Urban Art romana. Fashion designer, interior designer, graphic designer, bboy culture, urban sports contribuiscono insieme alla street art alla definizione di una pratica creativa allargata dove le specificità vengono di volta in volta ricalibrate secondo l'emergenza di nuove e inaspettate necessità relazionali di collaborazione. Il design, come atitudine mentale e progettuale, diventa così la sottotraccia di pratiche, che diverse nella praxis, sono unite nel ripensare l'apparato iconico e di significato della città.
Disegno come atto della mente e come propulsione progressiva e destabilizzante dentro lo scenario urbano.

L'approccio alla rilettura site specific dello spazio rimane invariato rispetto alle precedenti edizioni di Urban Portraits ma si arricchisce di una nuova attitudine collaborativa. I progetti nascono come risultante di un incontro-confronto fra due realtà individuate nello scenario della produzione creativa urbana romana. Una jamming dove lo scambio, l'intesa e lo scontro diventano lo spazio di sperimentazione di nuove soluzioni esistenziali urbane.
Nuovi ritratti della città emergeranno dentro gli eventi organizzati e pensati per il centro culturale e club indipendente Circolo Degli Artisti, Roma.

Dato il carattere internazionale del progetto, sono coinvolti a vari livelli gli Istituti di Cultura e le Accademie straniere presenti sul territorio.

EDIZIONI 2007- 2008 - 2009 -2010

Nel 2007 sono state allestite tre eventi performativi:
il 12 gennaio con le installazioni site specific realizzate in situ IROBO@RIALTO di FUPETE, da Roma (www.fupete.com);
il 2 marzo con la video installazione urbana interattiva TXTUAL HEALING di PAUL NOTZOLD da New York (www.txtualhealing.com);
e il 6 aprile con le sculture urbane MIDAS di FATANDSOWHAT!! da Montevideo, Uruguay (www.myspace.com/fatandsowhat).

Per la seconda edizione, nel 2008, sono state allestite le mostre/performance di:
THEGREENEYL da Berlino, con l'installazione interattiva APPEAL (http://www.thegreeneyl.com/appeel), in mostra dal 3 febbraio al 7 marzo 2008, in collaborazione con L'Accademia Tedesca Villa Massimo di Roma;
3TTMAN da Madrid, con il progetto site specific di video art urbana interattiva M-ART 1 (http://www.3ttman.com/), in mostra dall' 8 marzo al 22 marzo 2008, con il contributo di Red Bull Italia;
AISLING HEDGECOCK da Londra, con il progetto interattivo di performance e installazione HULA GLOOP EXPERIMENT, in mostra dal 28 aprile al 4 maggio 2008, e in collaborazione con L'Accademia Britannica di Roma e con il contributo di Red Bull Italia.
Per il 2008 sono stati partner nella comunicazione del progetto Menostorie e Edizioni Zero.

Per la terza edizione, nel 2009, è stata allestita le mostre/performance e di:
LUZIA HURZELER e BEATRICE GRAF, da Ginevra, con la collaborazione di Giulia Cencioni, con un progetto site specific di video installazione interattiva e di performance, in mostra dal 28 febbario al 7 marzo, intitolato COMEDIVENTAREUNABATTERIA con il patrocinio dell'Istituto Svizzero di Roma;
KNOW HOPE, da Tel Aviv, con un installazione site specific intitolata TROUGH THESE VACANT SPACES WE CAN SEE ANYWHERE, in mostra dal 21 al 28 marzo.
ZBK, da Zielona Gora (Polonia), che con il progetto site specific NO!! NON VA! ha dipinto un grande murales all'interno della sala mostre del RIALTO. Progetto realizzato con il sostegno dell'Istituto Polacco di Roma. In mostra dal 19 al 30 aprile.

Per la quarta edizione, nel 2010, è stata allestita il 28 febbraio 2010 la mostra/performance, presso il Circolo degli Artisti, del collettivo parigino STREET LIGHT COLLECTICF con il progetto GLIMMER IN. Con il sostegno di Qype.